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Un nuovo alleato nella ricerca di Materia Oscura: ai LNF si riaccende un magnete superconduttore di grandi dimensioni

Il 19 gennaio 2024 il gruppo del Servizio Impianti Criogenici dei LNF ha terminato le operazioni finali, durate più di un mese, per il raffreddamento a 4 Kelvin e la riaccensione di un magnete superconduttore di tre metri di diametro e più di due di lunghezza. Il magnete era stato realizzato ed ha funzionato per alcuni anni come parte del rivelatore dell’esperimento FINUDA, che ha registrato le collisioni tra elettroni e positroni nei primi anni 2000 prodotte dall’acceleratore DAFNE.

Il magnete, un solenoide superconduttivo in Niobio-Titanio realizzato dalla Ansaldo Energia di Genova negli anni ’90, con una massa del ferro di richiusura del campo del magnete dell’ordine delle 250 tonnellate, è quindi tornato a funzionare dopo quasi venti anni, generando un campo magnetico di oltre 1 Tesla in un volume di circa 15 metri cubi, alimentato con una corrente di 2700 ampere.

Per l’intera operazione di ristrutturazione delle varie parti del magnete e riadattamento dell’impianto criogenico, che è durata più di un anno, è stato necessario coinvolgere personale dei Laboratori con varie competenze specializzate.

Il risultato ottenuto permette ora di procedere con la proposta dell’esperimento FLASH (Finuda magnet for Light Axion SearcH), recentemente pubblicato dal gruppo di lavoro del COLD Lab sulla rivista Physics of the Dark Universe [Ref. 1]. Il progetto prevede di inserire una antenna criogenica all’interno del magnete per osservare i segnali dovuti agli Assioni, ipotetiche particelle che potrebbero costituire la Materia Oscura della nostra galassia.

 

 

Referenze:

1 – D. Alesini et al., “The future search for low-frequency axions and new physics with the FLASH resonant cavity experiment at Frascati National Laboratories,” Physics of the Dark Universe Volume 42, December 2023, 101370. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S2212686423002042