Una rete di Qubits, il cuore dei computer quantistici, potrebbe essere la tecnologia che permetterà di svelare il mistero della Materia Oscura nel nostro Universo.
Grazie al finanziamento europeo di 2.5 M€ assegnato al progetto SUPERGALAX all’interno del programma FET-OPEN H2020, un consorzio di Università e Centri di Ricerca europei, di cui fa parte anche il gruppo dei LNF-INFN coordinato da Claudio Gatti, svilupperà un dispositivo in grado di rilevare i lievi segnali elettromagnetici attesi dalla presenza di Assioni nella galassia.
Lo sviluppo di un tale dispositivo ha un grande interesse anche per il Quantum Computing e la Metrologia e aprirebbe una serie di interessanti applicazioni oltre che nella fisica fondamentale in diversi campi ad alta tecnologia come la trasmissione e manipolazione quantistica dei segnali.