iten

L’INFN punta sulle rinnovabili

Sarà realizzato ai Laboratori Nazionali di Frascati LNF, che si estendono su circa 14 ettari, il primo grande impianto fotovoltaico dell’INFN per la produzione di energia rinnovabile.

L’impianto da 1,1 MWp sarà costruito sulle coperture di 22 edifici dei LNF, per una superficie di circa 12.000 mq, pari al 50% della superficie edificata complessiva. L’opera sarà realizzata con strutture che integreranno i supporti per i pannelli solari e la coibentazione, con un miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.

L’intervento è basato su un progetto da parte di una società di servizi energetici, condiviso con gli specialisti della Divisione Tecnica dei LNF. È la prima volta che l’INFN utilizza lo strumento del Partenariato Pubblico Privato nella forma del Project Financing su proposta del promotore, come consentito dall’art. 183 comma 15 del D.Lgs. 50/2016. Il Partenariato Pubblico Privato è una forma di cooperazione tra soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di progettare, realizzare, gestire e finanziare un’opera pubblica, o di pubblica utilità.

L’opera, di cui a breve sarà emesso il bando di gara, verrà realizzata mediante una concessione della durata di 18 anni, che prevede la progettazione, la costruzione e la successiva gestione degli impianti. L’importo del progetto ammonta a circa 1.700.000 €.

L’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici installati sui tetti sarà immessa localmente sulla rete elettrica LNF. L’impianto garantirà una produzione di 1,2 GWh l’anno, pari al 13% del consumo di base dei Laboratori, consentendo di ridurre di 651 tonnellate l’emissione di CO2, equivalente a quanto assorbito da un bosco di circa 1 km2 in un anno.

L’azione si inquadra in un percorso di attenzione all’uso efficiente dell’energia e delle fonti rinnovabili da parte dell’INFN e dei LNF, che ha visto negli ultimi anni vari interventi, eseguiti direttamente sia sulle strutture dell’acceleratore, sia sugli impianti di climatizzazione e di illuminazione. Tra questi, la realizzazione del sistema di recupero termico che consente di riscaldare 12.000 mq di uffici utilizzando il calore di scarto del sistema di raffreddamento dell’acceleratore e del centro di calcolo. Questo intervento, attivo dal 2015, consente di risparmiare 100.000 mc di metano l’anno, con una riduzione netta di ulteriori 163 tonnellate di CO2.