Il giorno 21 Febbraio scorso presso i Laboratori Nazionali di Frascati si è dibattuto sulle applicazioni di nuovi sensori ambientali e strategie avanzate di monitoraggio di sostanze volatili (VOCs) ed inquinanti biologici nei luoghi di lavoro. L’occasione a cui hanno partecipato ricercatori della Sapienza, Università di Tor Vergata, Università di Roma Tre, CNR, INGV, INAIL e INFN è stato l’evento conclusivo del progetto BRIC2019/ID07 “
” finanziato dall’INAIL.
Nell’ambito di questo incontro molto stimolante, sono state affrontate le molteplici sfide scientifiche e tecniche della determinazione della qualità dell’aria indoor e outdoor e, in particolare, il monitoraggio negli ambienti di lavoro. La nostra società ha bisogno in misura sempre maggiore di strumenti e apparecchiature innovative in grado di rispondere a richieste estreme e spesso contrastanti: l’accuratezza del dato, la velocità di acquisizione, la compattezza (per l’uso negli ambienti chiusi e soprattutto per i dispositivi personali), il costo contenuto, la localizzazione dinamica, la connessione in rete e la possibilità di monitorare i dati in tempo reale. I risultati del progetto sono raccolti in un piccolo volume open access della “Superstripe Press” disponibile cliccando qui.
Tra i diversi risultati presentati durante il convegno, è stato mostrato il filmato di un test finale durante il quale è stato evaporato un solvente in un luogo di lavoro dimostrando che sia l’accuratezza degli strumenti compatti sviluppati nel progetto che la geolocalizzazione spaziale di sensori mobili ed indossabili dal lavoratore è oggi possibile e consente quindi la realizzazione di mappature del rischio da esposizione a sostanze volatili in tempo reale.
Il progetto BRIC è stata una importante opportunità che ha consentito di creare una rete di competenze e di collaborazioni tra INAIL, Università ed Enti di Ricerca, indispensabile per rendere disponibile strumentazione scientifica innovativa in grado di rispondere alle richieste della società.