Due importanti workshop internazionali si sono svolti in area romana a metà novembre sul progetto del futuro collisore circolare di elettroni e positroni del CERN, FCC-ee.
Il primo dei due, “FCCIS Collider Design Workshop”, si è svolto a Roma presso il centro congressi dell’Angelicum, ed ha raccolto fisici degli acceleratori dai laboratori più prestigiosi al mondo, tra i quali CERN, SLAC, BNL, DESY, KEK, LNF per discutere di questioni ancora aperte sul disegno di macchina e presentarne lo stato di avanzamento dei lavori. Il congresso che si è svolto è il quarto del progetto europeo finanziato da Horizon 2020 Future Circular Collider Innovation Study, FCCIS. L’agenda è disponibile al link: https://indico.cern.ch/event/1326738/.
Le discussioni avvenute si sono inserite perfettamente con la tempistica di valutazione dell’intero progetto FCC, che ha visto una prima valutazione intermedia (mid-term review) da parte di un comitato internazionale di esperti che ha valutato lo stato di avanzamento e la stima dei costi. Si sono gettate quindi le basi per la programmazione dello studio dei prossimi due anni, che saranno cruciali per la decisione da parte del CERN per l’approvazione finale di FCC.
Il grande interesse dei fisici italiani e il supporto dell’INFN per FCC sono stati espressi dal membro di Giunta Esecutiva INFN Pierluigi Campana e dal presidente della Commissione Scientifica Nazionale 1, Roberto Tenchini. Nel suo intervento Campana ha illustrato i piani di finanziamento dell’INFN sui progetti di ricerca e sviluppo previsti per la prossima European Particle Physics Strategy Update (EPPSU), di cui due su FCC-ee: uno sul mockup della regione di interazione, l’altro sulle cavità superconduttive a radiofrequenza. Nell’altro intervento Tenchini ha illustrato il forte interesse da parte della comunità sperimentale italiana per FCC-ee che permetterà di effettuare misure di precisione all’Higgs, alla Z, al ttbar, nonché la prospettiva di poter utilizzare l’infrastruttura del tunnel da 100 km per una macchina adronica che potrà raggiungere fino a 100 TeV di energia nel centro di massa.
Il secondo workshop si è svolto presso i laboratori nazionali di Frascati nei due giorni successivi della settimana, 16 e 17 novembre il “FCC-ee MDI & IR Mockup Workshop”.
Il congresso è stato dedicato alla discussione del disegno della regione di interazione (IR) di FCC-ee con i punti ancora aperti come quello del sistema dei magneti superconduttori interni al rivelatore e al disegno del loro criostato, l’integrazione con il rivelatore ed in particolare con il vertex detector, oltre agli studi per i fondi. Sono stati discussi inoltre gli obiettivi e lo stato del progetto di R&D per un prototipo 1:1 della IR cofinanziato dal CERN e dall’INFN. L’agenda è disponibile al link: https://agenda.infn.it/event/37720/.
Le discussioni scientifiche, improntate ad uno spirito collaborativo, hanno identificato le soluzioni più innovative per la migliore regione di interazione per la prossima macchina leptonica da costruirsi in Europa.
Frank Zimmermann nella sua prolusione ha sottolineato l’importanza del laboratorio nella nascita dei collisori e+e- ed ha auspicato che DAFNE, fiore all’occhiello dei laboratori, possa diventare una “Open Accelerator Test Facility”.
Entrambi gli eventi sono stati organizzati da Manuela Boscolo dei LNF, responsabile scientifica per l’INFN di FCCIS e convener delle attività di macchina per FCC, insieme al deputy study leader Frank Zimmermann del CERN. Essenziale è stato il supporto segreteria dell’INFN-Roma1 per l’evento all’Angelicum, e della segreteria della divisione acceleratori per quello ai LNF.