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Addio a Ferdinando Amman

Da sinistra Ferdinando Amman con Bruno Brunelli e Carlo Bernardini

Lunedì 20 giugno è mancato Ferdinando Amman, scienziato tra i fondatori dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. 

Subito dopo la Laurea in Ingegneria elettrotecnica, conseguita a Milano nel 1953, Ferdinando Amman fu scelto da Giorgio Salvini per far parte del gruppo dei “primi della classe” che costruirono l’elettrosincrotrone a Frascati, al tempo l’acceleratore più efficiente di quel tipo al mondo.
Nel periodo dal 1963 al 1967 Amman contribuì alla progettazione e diresse la realizzazione dell’anello ad accumulazione per elettroni e positroni di alta energia ADONE, 15 volte più grande di ADA, il primo collisore materia antimateria. Dal 1973 al 2004 è stato docente di fisica presso la facoltà di ingegneria dell’Università di Pavia, dove si è occupato di energetica e di fisica dei plasmi densi.
Amman fu tra i protagonisti di un’affascinante avventura che lasciò un segno indelebile nella storia fisica delle particelle elementari, per noi oggi una grandissima eredità.

“Amman, in un suo scritto, ricordava il periodo  della costruzione di ADONE come gli  anni d’oro del Laboratorio”, ricorda Giulia Pancheri. “In quegli anni ero borsista ai Laboratori con il gruppo di Touschek, e ricordo Fernando Amman come un uomo di grande carisma e determinazione, un poco distante da noi giovani borsisti, ma tale da trasmettere a chi gli stava intorno ammirazione e rispetto per la grande impresa in cantiere di cui era direttore, ADONE, che avrebbe portato l’Italia e i Laboratori alla frontiera della scoperta di nuove particelle.”