iten

Da Frascati un “ombrello” per ICARUS a Fermilab

Costruzione a LNF dei moduli del Cosmic Ray Tagger per ICARUS-T600.

È da poco terminata ai LNF la costruzione del Cosmic Ray Tagger (CRT) per ICARUS-T600, uno dei rivelatori dell’esperimento Short Baseline Neutrino (SBN) a Fermilab, il cui obiettivo è la scoperta dei cosiddetti neutrini sterili alla scala dell’elettronvolt, o la loro definitiva esclusione.

L’esperimento utilizzerà un fascio di neutrini muonici prodotti dall’acceleratore Booster e rivelati mediante delle camere a proiezione temporale (TPC) poste in tre punti lungo la linea del fascio: SBND (rivelatore “near”) a 100 m dal bersaglio dove sono prodotti i neutrini, MicroBoone a 460 m e ICARUS-T600 (rivelatore “far”) a 600 m. Una differenza nelle distribuzioni degli eventi di neutrino tra i rivelatori near e far, dovuta alla comparsa di neutrini elettronici e alla scomparsa di neutrini muonici, sarà da imputare all’esistenza del cosiddetto neutrino sterile; questa particella a differenza dei neutrini attivi, νe, νμ , ντ, non partecipa all’interazione elettrodebole, ma contribuisce al fenomeno delle oscillazioni dei neutrini.

Poiché i rivelatori sono in superficie, schermati dalla radiazione cosmica solo da pochi metri di cemento, è necessario un sistema in grado di identificare i muoni atmosferici che attraversano le TPC. Il Top Cosmic Ray Tagger (CRT), costruito presso i LNF servirà proprio a questo: posizionato come un tetto su ICARUS-T600, permetterà di identificare ed eliminare i segnali indotti dal passaggio dei muoni. ICARUS, dopo aver completato il suo programma di fisica ai LNGS, è stato portato nel 2017 a Fermilab, dopo una sosta al CERN, dove l’intera TPC è stata rivista e migliorata. In questo momento è in fase di riempimento con Argon liquido.

Il rivelatore si compone di tre parti: Top, Bottom e Side CRT per garantire una copertura 4π. Ogni modulo del Top CRT misura la posizione e il tempo di transito dei muoni. Il segnale luminoso è letto da SiPM incollati alle fibre. La fase di incollaggio, tra le più delicate, è stata condotta presso la camera pulita “ex-LHCb”, la costruzione dei contenitori in alluminio, il cablaggio e l’assemblaggio dei moduli sono stati eseguiti presso le sale del “capannone Gran Sasso”. Su tutti i 125 moduli sono stati eseguiti test di funzionalità, misure di efficienza e di risoluzione temporale. I risultati mostrano che tutti i requisiti richiesti dall’esperimento sono soddisfatti.

Installazione di ICARUS-T600 a Fermilab.

Alla realizzazione del Top CRT hanno collaborato tecnici e ricercatori dei LNF, LNS e delle sezioni di Bologna, Genova, Lecce, Padova, Milano, Milano Bicocca, e del CERN, con il supporto della Direzione, delIa Divisione Ricerca, della Divisione tecnica e dell’Amministrazione dei Laboratori.
Adesso i moduli sono pronti per navigare verso l’America alla ricerca di nuova fisica oltre il Modello Standard!

 

Sahifa Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.