In occasione della conclusione della presa dati dell’esperimento KLOE-2 a DAΦNE, il collisore “fabbrica” di mesoni Φ, il 30 marzo scorso si è svolta presso l’Auditorium Bruno Touschek dei LNF una cerimonia commemorativa dei quasi venti anni di funzionamento del rivelatore KLOE.
In un’aula gremitissima, dopo i saluti ai partecipanti e i ringraziamenti del Direttore LNF, Pierluigi Campana, la storia dell’esperimento KLOE dal progetto iniziale – nato sotto la spinta di Nicola Cabibbo e Paolo Franzini – fino alla conclusione della prima campagna di presa dati nel 2006, è stata ricordata da Sergio Bertolucci, Direttore tecnico di KLOE.
I più importanti risultati di fisica ottenuti dall’analisi dei dati raccolti da KLOE sono stati riassunti nell’intervento di Filippo Ceradini, membro senior della collaborazione e relatore di numerosissime tesi di laurea e dottorato sviluppatesi nell’ambito di KLOE e KLOE-2.
Catia Milardi, attualmente a capo del team di DAΦNE, ha ricordato i traguardi fondamentali raggiunti da DAΦNE tra cui l’implementazione in questi ultimi anni di una innovativa configurazione della regione di interazione dei fasci denominata “crab-waist” e sviluppata a Frascati da un’idea di Pantaleo Raimondi. L’eccellente lavoro del team di DAΦNE ha permesso di raggiungere e superare l’ambizioso obiettivo di luminosità fissato per KLOE-2, consentendo all’esperimento di acquisire con successo 5.5 fb−1 di luminosità in poco più di tre anni di presa dati.
Fabio Bossi, precedente spokesperson della collaborazione KLOE-2, ha illustrato nel suo intervento la genesi del programma KLOE-2, basato sulla massima valorizzazione di KLOE e il miglioramento delle sue prestazioni con lo sviluppo di specifici nuovi sottorivelatori. Ha poi ricordato le fasi di costruzione ed installazione dei rivelatori terminate nel 2013.
Antonio Di Domenico, attuale spokesperson della collaborazione KLOE-2, ha ripercorso le tappe fondamentali della presa dati di KLOE-2, iniziata il 17 novembre 2014 e terminata il 30 marzo 2018, contestualmente alla cerimonia di chiusura. Infatti al termine del suo intervento Di Domenico si è collegato in diretta con la sala controllo di KLOE-2, verificato lo stato della presa dati ancora in corso in quel momento, e ha invitato il presidente INFN Fernando Ferroni a chiudere ufficialmente l’acquisizione dati di KLOE-2 premendo il tasto “End” sul pannello di controllo remoto, in un momento di solennità, condivisione e grande emozione per il pubblico presente.
Il presidente Ferroni nelle sue conclusioni si è poi congratulato con le collaborazioni KLOE, KLOE-2 e il team di DAFNE per l’obiettivo raggiunto e per essere riusciti a superare con successo le difficoltà della fase iniziale del progetto.
“Il ricco campione di dati acquisito da KLOE e KLOE-2, corrispondente a 8 fb−1 di luminosità e 24 miliardi di mesoni Φ prodotti, è unico al mondo per tipologia e rilevanza statistica” sottolinea Antonio Di Domenico, “ed è estremamente prolifico di risultati. Infatti grazie alla ottima qualità dei dati raccolti, numerose analisi dati – non previste inizialmente in fase di progetto – hanno prodotto e produrranno in futuro nuovi risultati scientifici.”
Le analisi in corso consentiranno nei prossimi anni di completare l’ampio programma di fisica di KLOE-2, fornendo importanti risultati in numerosi settori della fisica, fra cui test con precisione mai raggiunta prima della simmetria fondamentale della Natura fra materia-antimateria, lo studio di precisione del fenomeno quantistico dell’entanglement, lo studio dei decadimenti rari dei mesoni K ed η e delle interazioni forti a bassa energia, i processi di fusione fotone-fotone, e la ricerca di nuove particelle esotiche come possibile manifestazione della materia oscura.
Il termine della presa dati di KLOE-2 segnerà anche la conclusione di una lunga fase di attività del Laboratorio di Frascati che, prima con la collaborazione KLOE e poi con KLOE-2, ha visto coinvolte, su una macchina acceleratrice in Italia, diverse generazioni di fisici italiani e stranieri impegnati in una straordinaria ed emozionante impresa scientifica e umana.
“KLOE ha rappresentato molto per Frascati e per la fisica delle particelle dell’INFN” sottolinea il Direttore dei LNF, Pierluigi Campana, “ma la nostra curiosità scientifica non si esaurisce. Tra poco, sempre utilizzando la macchina DAΦNE, inizierà la presa dati di PADME e poi quella di Siddharta2. Inoltre pensiamo a come diventare un centro di eccellenza per la fisica degli acceleratori, dando nuova vita a DAΦNE e candidandoci a ospitare la futura EuPRAXIA, ossia il primo Free Electron Laser europeo basato sul plasma.”