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Anche l’italiano LaRRI arriva su Marte

Lo scorso 26 novembre alle ore 21:00, il lander della NASA Insight è atterrato sul suolo marziano portando sul Pianeta Rosso anche un po’ di Italia e di INFN.

A bordo, infatti, c’è LaRRI (Laser Retro-Reflector for Insight) un microriflettore laser sviluppato dai Laboratori Nazionali di Frascati con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è una missione che ha il compito di esplorare le profondità di Marte per capire come più di quattro miliardi di anni fa si sono formati i pianeti rocciosi, come la Terra. È stata lanciata il 5 maggio scorso dalla base americana di Vandenberg (California) e misurerà anche l’attività tettonica, il flusso di calore del pianeta e gli impatti dei meteoriti. Gli strumenti a bordo includono un sismometro per rilevare i terremoti marziani, una sonda per monitorare il flusso di calore proveniente dall’interno del pianeta, e lo strumento italiano LaRRI.

LaRRI è un retroriflettore laser miniaturizzato (o microriflettore) che fornirà la posizione accurata del lander Insight durante la sua esplorazione, verificherà la relatività generale di Einstein. Sarà, inoltre, uno delle prime “stazioni” di una futura rete marziana per misure geofisiche e fisiche, e contribuirà a ottenere una misura decisamente migliore del Meridiano 0 di Marte.

LaRRI, che è stato disegnato dal gruppo SCF_Lab dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, nell’ambito delle ricerche rivolte alla Luna e a Marte, in attività congiunte con ASI-Matera, è uno strumento passivo che non necessita di manutenzione e che quindi potrà funzionare nello spazio per molti decenni.

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