Lo studio teorico e computazionale dell’interazione tra la radiazione elettromagnetica e la materia e le tecnologie più moderne associate alla costruzione dei grandi acceleratori della fisica delle particelle, forniscono un grande aiuto alla comprensione della dinamica anche dei sistemi biologici e biochimici. Tali sistemi complessi sono alla base di alcune delle più urgenti ed affascinanti sfide dei nostri tempi: la diagnostica e le terapie antitumorali, l’esplorazione dello spazio profondo o le condizioni che hanno consentito lo svilupparsi della vita sul nostro pianeta sono solo alcune delle domande a cui hanno cercato di rispondere oltre una ventina di ricercatori provenienti dai campi della fisica nucleare applicata, della astro- e radiobiologia nonché della chimica computazionale e sperimentale, riuniti a Mosca in convegno dal 6 al 9 giugno 2016. Oltre a ricercatori e studenti Russi, il workshop “Interaction of Radiations with Matter. Applications to Life Science on the Earth and in Space” ha riunito ricercatori Italiani provenienti dall’INFN, dall’ENEA e dalle Università La Sapienza di Roma, la Tuscia di Viterbo e della Federico II di Napoli, e ricercatori provenienti da Cina, India, Francia, Repubblica Ceca e Polonia.
L’evento è stato organizzato dal National Research Nuclear University (MEPhI) di Mosca, nell’ambito della serie di seminari “Advanced Accelerator & Radiation Physics” presieduti da Mikhail Strikhanov rettore della MEPhI e da Sultan Dabagov. Questi eventi internazionali sono organizzati regolarmente in collaborazione tra l’università moscovita e i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN.