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Mini-EUSO parte verso la Stazione Spaziale Internazionale

Il modello di volo del telescopio Mini-EUSO chiuso e integrato.

È in partenza per la Russia per gli ultimi test di verifica e successivamente per la base di Baikonur (Kazakistan) lo strumento Mini-EUSO, volto allo studio e al monitoraggio di emissioni notturne in banda ultravioletta (UV) di origine terrestre, atmosferica e cosmica, all’osservazione di fenomeni atmosferici transienti, di meteore e segnali di materia formata da quark di stranezza (Strange Quark Matter) e al tracciamento dei detriti spaziali in orbita.

Lo strumento, un telescopio di nuova generazione formato da due lenti di Fresnel di 25 cm di diametro, un piano focale per la raccolta della luce costituito da 36 fotomoltiplicatori multianodo, due mini-fotocamere (operanti l’una nel visibile, l’altra nel vicino infrarosso) e un compatto sistema elettronico di acquisizione (per un peso totale di 30 kg), sarà lanciato il prossimo 22 Agosto dal Cosmodromo di Baikonur con una navetta Soyuz verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e collocato nel modulo russo “Zvezda” per effettuare una campagna di osservazioni notturne dalla quota della ISS (circa 400 km). Sarà operato – tra gli altri – dall’astronauta ESA Luca Parmitano nel corso della sua permanenza a bordo della stazione.

Mini-EUSO, realizzato dalla Collaborazione Internazionale JEM-EUSO, è frutto di un accordo ASI-INFN-Roscosmos (l’Agenzia Spaziale Russa) al quale partecipano varie Sezioni INFN e i LNF presso i quali si sono svolte molte delle fasi di assemblaggio, calibrazione e integrazione, oltre che la realizzazione dell’intera struttura meccanica qualificata per lo spazio, coordinate dal Servizio SPCM, sia per il modello ingegneristico di qualifica che per quello di volo.

 

Per saperne di più: http://jem-euso.roma2.infn.it/?page_id=818

I componenti interni del telescopio Mini-EUSO.